Ci sono migliaia di aspirati insegnanti in attesa di convocazione, eppure a scuola mancano i docenti. La ragione è un errore banale ma disastroso.
La scuola ha riaperto i cancelli da più di due settimane eppure basterebbe girare per i corridoi per notare qualcosa di strano. Alcune classi non hanno ancora un docente per alcune materie e la sala professori sembra ancora quasi deserta. Una situazione che disorienta sia gli alunni che i genitori, specialmente se non si ha un’idea chiara di quanto tempo servirà per trovare una copertura.

Viceversa fuori dagli edifici scolastici sono tanti gli insegnanti in attesa di convocazione e che ogni giorno sperano in una chiamata o una mail. A raccontarlo sembra surreale, e oltre ai docenti di una o più materie nelle scuole c’è carenza anche di insegnanti di sostegno. Il risultato sono ore scoperte, ritardi nei programmi e difficoltà organizzative in queste prime settimane di scuola.
Non si tratta del primo anno scolastico che inizia così, eppure sembra non sia facile riuscire a collocare i docenti nelle posizioni vacanti. Il bello è che per capire come si sia arrivati a questo non serve fare chissà che ricerche perché la questione è più banale di quanto sembri.
Perché molti insegnanti rimangono in attesa
Quando ci si domanda dove abbia le sue radici il problema si incontrano inizialmente le risposte più disparate. Alcuni parlano del problema del turnover, ovvero delle pensioni che non sempre si sincronizzano rispetto alle nuove assunzioni. In più ci sono fattori non prevedibili come le assenze prolungate per malattia, aspettativa o le docenti che entrano in maternità.

La verità però è che tutto parte da un problema organizzativo che riguarda la gestione delle graduatorie. Ci sono quelle ad esaurimento per l’immissione in ruolo, quelle di istituto e infine le Gps, a cui si attinge una volta terminate le prime due. Nonostante vi entrino continuamente nuovi aspiranti docenti però queste non solo spesso diventano visibili tardi ma il loro aggiornamento non è veloce come si pensa.
Un rallentamento che porta a esaurire rapidamente le graduatorie, ma senza che le convocazioni arrivino a chi si è da poco reso disponibile. Per quanto riguarda invece la carenza di personale per le ore di sostegno la causa principale è la mancanza di docenti con la specializzazione richiesta. Ottenerla richiede tempo e risorse che non tutti hanno a disposizione.