Prima di continuare ad usare questa temperature della lavatrice è importante sapere a cosa si va incontro: non sempre risulta essere la scelta giusta.
La lavatrice è uno di quegli elettrodomestici essenziali in casa e che, grazie alle sue funzioni, ci permette di ottenere capi realmente puliti ed igienizzati. Con il passare del tempo e con l’avanzare della tecnologia, sono stati immessi sul commercio numerosi modelli molto più all’avanguardia e che permettono di ottenere risultati soddisfacenti anche a basse temperature. Tra queste, i cicli a 30 gradi sono sempre più popolari, promossi come scelta “green” per ridurre i consumi e salvaguardare i tessuti. Ma siamo davvero sicuri che lavare a 30° sia la scelta migliore?

Purtroppo dietro ad un’abitudine così comune, si nasconde qualcosa che è assolutamente importante conoscere e che farà raddrizzare i peli, a chi fino ad ora l’ha usato come stile di vita. Infatti, a questa temperatura, i detersivi faticano a sciogliersi completamente, i batteri non vengono eliminati del tutto, e lo sporco più ostinato rimane nei tessuti o, peggio, si accumula nei meccanismi interni della lavatrice stessa.
Lavatrice, è giusto usare sempre 30° come temperatura di lavaggio? Ecco cosa sapere
Il problema principale è legato proprio alla proliferazione di batteri e muffe. Quando la temperatura è troppo bassa, l’ambiente umido del cestello diventa terreno fertile per germi invisibili che si depositano tra le fibre dei vestiti o nel filtro della macchina. Questo può portare a cattivi odori persistenti, a un’usura accelerata dei capi e, nei casi peggiori, a irritazioni cutanee o infezioni, specialmente per chi ha la pelle sensibile o allergie.

Inoltre, a lungo andare, una lavatrice utilizzata prevalentemente a basse temperature può sviluppare incrostazioni, intasamenti e malfunzionamenti, con conseguente necessità di manutenzione o sostituzione anticipata. Infine, c’è un altro aspetto fondamentale da non trascurare, ossia, che capi come biancheria intima, lenzuola, pigiami, ma anche le stesse magliette magari sudate, a questa temperature non vengono mai realmente igienizzati, rischiando così di creare situazioni in cui germi e batteri persistono. Quindi, il ciclo di lavaggio a 30° può anche essere usato, ma solo per capi poco sporchi e che necessitano quindi di una rinfrescata veloce, per tutto il resto, meglio dai 40° in su, per ottenere capi igienizzati e anche profumati.