Per tutto il mese di ottobre sarà possibile fare domanda per ottenere la Carta della Cultura 2025. Tutti i requisiti, le scadenze e le modalità con cui sarà possibile spendere il contributo.
È da tempo che il governo, e tutti i Ministeri competenti, mettono periodicamente a disposizione degli italiani una serie di bonus e agevolazioni. Forme di contributi molto attese e gradite che, se ben sfruttate, riescono ad incidere positivamente sui bilanci familiari.

È per questo che l’esecutivo ne fa un largo uso, investendo diversi Dicasteri affinché portino avanti tutta una serie di iniziative. Progettualità che sono allo stesso tempo sottoposte a diversi meccanismi di controllo per evitare utilizzi distorti e abusi. L’ultima iniziativa messa in campo in ordine di tempo è del Ministero della Cultura (Mic). Parliamo della Carta della Cultura 2025, realizzata tramite il Centro per il libro e la lettura con la gestione tecnica affidata a PagoPa, Consap e Sogei.
Si tratta sostanzialmente di una misura che eroga un contributo alle famiglie che vogliono acquistare libri. Come sottolineato dal Ministero il tuto è finalizzato “a contrastare la povertà educativa e culturale”. Chi ha diritto alla Carta della Cultura? Al contributo potranno accedere i nuclei familiari, italiani o stranieri residenti in Italia, con un Isee inferiore a 15mila euro. La Carta sarà in formato digitale ed ha un valore di cento euro.
La Carta della Cultura 2025 arriverà direttamente nella sezione Portafoglio
Per ottenerla, per tutto il mese di ottobre sarà possibile presentare domanda esclusivamente tramite Io, l’app dei servizi pubblici gestita da PagoPA. A quest’ultima è possibile accedere, in modo semplice, veloce e sicuro, utilizzando l’identità Spid o la Carta di identità elettronica (Cie).
A quel punto basterà attendere. La Carta della Cultura 2025 arriverà direttamente nella sezione Portafoglio dell’app, se saranno stati soddisfatti i requisiti per l’emissione e la domanda sarà stata accolta. I beneficiari avranno dodici mesi di tempo dal rilascio per utilizzarla.

Per ogni nucleo familiare è prevista una solo carta, e le graduatorie saranno stilate in base all’Isee e all’ordine di presentazione, fino all’esaurimento dei fondi disponibili del Ministero. “L’importo potrà essere speso – ha sottolineato in una nota il direttore del Centro per il libro e la lettura Luciano Lanna – per l’acquisto di libri, sia cartacei sia digitali (purché dotati di codice Isbn), presso le librerie e i punti vendita convenzionati, il cui elenco sarà consultabile su una piattaforma dedicata”.
L’infrastruttura tecnico-informatica della Carta della Cultura 2025 si basa sul riuso delle piattaforme già sviluppate per la famosa 18app. Per il contributo è stato istituito un apposto fondo con una dotazione iniziale di un milione di euro. Grazie a risorse straordinarie, il fondo ha raggiunto una disponibilità complessiva di circa venti milioni di euro, al lordo dei costi connessi alle convenzioni attivate con le società PagoPA, Consap e Sogei.