La Walt Disney Company si è scagliata contro l’Intelligenza artificiale con una durissima lettera. Non è la prima volta, ma le accuse ora sono pesantissime.
Ci risiamo. È ancora una volta polemica attorno all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale in termini di copyright e di sfruttamento di brand. Stavolta di mezzo ci sono anche i personaggi preferiti dai più piccoli, dalle principesse au supereroi Marvel. Tutto “di proprietà” della Disney.
È così che nelle scorse ore la Walt Disney Company ha inviato una diffida alla piattaforma Character.Ai. L’azienda ha chiesto di smettere di utilizzare i personaggi protetti da copyright senza autorizzazione, tanto più che il sospetto è che gli stessi siano utilizzati in manovre di manipolazione emotiva. Per comprendere a fondo la questione è bene sottolineare che Character.Ai è un servizio online che permette di conversare con chatbot Ai che simula diversi personaggi.
In pratica gli utenti possono creare il proprio chatbot ispirandosi a personaggi storici o inventati, definendone la personalità, il tono, le modalità di risposta. Spesso le conversazioni vengono poi rese pubbliche e diffuse sui social media.
Stando a quanto si legge nella lettera inoltre, il fattore economico non sarebbe l’unico a preoccupare la Disney. ParentsTogether Action e Heat Initiative, due organizzazioni statunitensi che si occupano del benessere di famiglie, genitori e figli, talvolta i chatbot sarebbero addirittura coinvolti in forme di adescamento su account registrati a minorenni.
I personaggi Disney dei film classici, quelli Pixar, Star Wars e Marvel spopolerebbero sulla piattaforma di Intelligenza artificiale. “È noto che i chatbot di Character.Ai – scrive la Disney – che violano i diritti d’autore, in alcuni casi, sono dannosi e pericolosi per i bambini, offendono i consumatori e danneggiano enormemente la reputazione e la buona volontà della compagnia”.
L’accusa, insomma, è quella di aver riprodotto, monetizzato e sfruttato sistematicamente i personaggi Disney protetti da copyright senza alcuna autorizzazione. Un portavoce di Character.AI ha fatto sapere che i personaggi Disney sono stati rimossi dal servizio. “Il nostro obiettivo – si legge in una nota – è fornire ai titolari dei diritti di proprietà intellettuale gli strumenti per creare esperienze controllate, coinvolgenti e redditizie partendo dal profondo fandom per i loro personaggi e le loro storie”.
Non è la prima volta che la Disney si è scagliata contro i servizi di Intelligenza artificiale per violazione del copyright. E lo stesso hanno fatto grandi studi come NbcUniversal e Warner Bros. Nel mirino delle aziende erano finiti il modello di Ia generativa Midjourney e MiniMax. La linea adottata dalle compagnie per avviare le cause legali è semplice ed efficace. La responsabilità di rimuovere i contenuti generati a partire da opere protette da copyright ricade sulle piattaforme e non sugli utenti.
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