Tuo figlio non vuole andare a scuola e fai capricci? Forse hai sempre agito nel modo sbagliato, è il momento di seguire il consiglio della psicologa

Ritrovarsi con un figlio che fa i capricci e che non vuole andare a scuola può essere un bel problema, è bene però sapere cosa sia meglio fare se finora il disagio è rimasto.

Tutti sono ormai tornati ai propri impegni quotidiani e hanno messo in archivio le vacanze, nonostante quello fosse certamente un periodo sereno e senza troppe preoccupazioni. La fase di ripresa non è però così semplice per tutti, non solo per chi fa un lavoro che magari gradisce poco, ma anche per chi va a scuola e potrebbe avere poca voglia di rimettersi sui libri ogni giorno, con la tensione che può derivare da compiti in classe e interrogazioni.

figlio capricci scuola
Tuo figlio non vuole andare a scuola e fai capricci? Forse hai sempre agito nel modo sbagliato, è il momento di seguire il consiglio della psicologa – Oraxapp.it

È quindi piuttosto frequente per i genitori notare un figlio che può fare i capricci già la mattina appena sveglio perché non ha intenzione di recarsi nella sua classe pur sapendo di doverlo fare. Gestire questo tipo di situazione per un genitore può essere tutt’altro che semplice, visto che non si sa bene come comportarsi, se assecondare quella scontentezza e capire se abbia una causa reale, o se invece sia importante spingerlo perché è importante sin da piccoli essere rigorosi nei propri compiti giornalieri.

Un figlio fa i capricci prima della scuola: ecco cosa fare

L’idea di avere a che fare con un figlio che fa i capricci piace certamente a pochi genitori, anche i più tolleranti infatti possono perdere la pazienza se la situazione tende a essere ripetuta. Spesso, infatti, bambini e ragazzi possono agire in questo modo anche in maniera intenzionale se sanno di essere accontentati quando manifestano una volontà, a maggior ragione se si tratta di un dovere a cui non potrebbero sottrarsi come accade quando devono andare a scuola.

Essere titubanti su cosa sia meglio fare in questi casi può essere normale, può esserci infatti il timore di sbagliare e di sottovalutare un disagio che può essere reale, ma di cui non si ha il coraggio di parlare apertamente. In genere queste situazioni possono verificarsi soprattutto tra i bambini e comunque in chi è all’inizio di un nuovo ciclo scolastico perché può faticare ad adattarsi alla nuova realtà o non riesce a instaurare una buona sintonia con i compagni appena conosciuti.

Ragazza in uniforme nel corridoio di una scuola che nasconde una lettera
Un figlio fa i capricci prima della scuola: ecco cosa fare – Oraxapp.it

È innanzitutto importante spiegare loro che mamma e papà non li stanno abbandonando, ma semplicemente che la scuola può essere un’occasione per incontrare persone nuove, che possono anche diventare speciali, oltre che di imparare nozioni che potranno essere utili negli anni a venire. Spiegare questo con dolcezza risulta essere determinante, ma se la scontentezza o, peggio ancora, i capricci dovessero proseguire per diverse settimane è assolutamente consigliabile indagare sulle motivazioni che lo scaturiscono. Purtroppo non si può essere esclusa del tutto la possibilità di un’insoddisfazione nata per cause reali, che non permettono al bimbo o al ragazzo di sentirsi tranquillo.

Mamma e papà non dovrebbero comunque mai riversare le proprie ansie su un figlio, altrimenti c’è il rischio concreto che a sua volta possa iniziare la giornata con una preoccupazione costante che sarà difficile da scacciare. I capricci possono essere accettabili, ma devono essere tollerati con alcuni limiti, è bene dire no quando lo si ritiene opportuno, così da creare una netta distinzione tra bene e male.

padre rimprovera figlio
Occhio a non essere troppo tolleranti con i figli – Oraxapp.it

Ci sono dei sagnali che meritano un approfondimento, anche con gli insegnanti. Il riferimento è a quando un figlio smette di mangiare o addirittura di parlare o si isola, apparentemente senza motivo. Non si deve mai liquidare una situazione simile con un rimprovero o dicendo semplicemente “Stai sbagliato”, un genitore deve far sentire la sua vicinanza senza essere oppressivo, pensando a un supporto psicologico se l’inquietudine dovesse perdurare.

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