Ace Frehley, leggendario chitarrista e fondatore dei Kiss, è morto il 16 ottobre 2025 all’età di 74 anni nella sua casa di Morristown, nel New Jersey. Secondo quanto riportato dalla famiglia, l’artista si è spento serenamente dopo le complicazioni di una caduta che aveva provocato un’emorragia cerebrale.
Dallo Spaceman del Bronx alla leggenda dei Kiss
Nato Paul Daniel Frehley nel Bronx il 27 aprile 1951, Ace Frehley è diventato celebre come “The Spaceman”, grazie al suo iconico trucco argentato e alla chitarra Gibson Les Paul che, nei concerti, sprigionava fumo e scintille. Con Gene Simmons, Paul Stanley e Peter Criss, diede vita nel 1972 ai Kiss, una band destinata a rivoluzionare la storia del rock con uno stile inconfondibile fatto di teatralità, energia e ribellione. Da autodidatta, Frehley crebbe ispirandosi a mostri sacri della chitarra come Eric Clapton, Jimmy Page e Jeff Beck, fino a diventare a sua volta un punto di riferimento mondiale.
Tra i brani più amati da lui firmati figurano Cold Gin e Shock Me, simboli di un’epoca in cui i Kiss seppero incarnare l’eccesso, la libertà e il glamour del rock americano degli anni Settanta.
Dalla carriera solista al ritorno con i Kiss
Nel 1982 Frehley lasciò la band, segnato da tensioni interne e problemi personali, per dedicarsi al progetto Frehley’s Comet, con cui portò avanti il suo spirito glam-metal. Dopo anni lontano dai riflettori, tornò nel 1996 per la reunion ufficiale dei Kiss, celebrata con l’album Psycho Circus e un tour mondiale da tutto esaurito.
Negli ultimi anni non ha mai smesso di suonare: tra i suoi album solisti più noti figurano Anomaly (2009), Space Invader (2014) e Origins Vol. 1 e 2, fino all’ultimo lavoro 10,000 Volts, pubblicato nel 2024.
L’eredità di una chitarra immortale
Ace Frehley è stato un artista visionario e un’icona assoluta del rock, in grado di fondere virtuosismo e carisma scenico come pochi altri. La rivista Guitar World lo ha inserito tra i 15 migliori chitarristi metal di tutti i tempi, mentre Gene Simmons e Paul Stanley lo hanno ricordato come “un soldato del rock essenziale e insostituibile”.
Con la sua scomparsa, il mondo della musica perde uno dei suoi protagonisti più autentici, ma la sua eredità continuerà a risuonare nelle chitarre e nei cuori di generazioni di fan.