Cari genitori, i nostri bambini sono cresciuti così in fretta che da un giorno all’altro ce li ritroviamo già pronti per iniziare la scuola primaria.
Per loro sarà una grande emozione iniziare questo percorso, ed anche per noi, seppur le ansie e le paure avranno il sopravvento: sarà la scuola giusta? Gli insegnanti adotteranno i giusti metodi d’insegnamento? Come saranno i compagnetti?
Insomma mamme e papà, calma prima di tutto, ogni cambiamento porta di per sé delle preoccupazioni, ma saranno le esperienze che ne derivano a quietarle, pertanto forza e coraggio e affrontiamo anche questa sfida!
Per facilitarvi il compito abbiamo pensato alle:
Cose che un genitore deve sapere per affrontare il primo anno di scuola primaria
1. Nome: Primaria e non elementare come si chiamava ai nostri tempi; la prima cosa che i genitori devono ricordare è che la riforma Moratti con legge delega del 23 marzo 2003 ha stabilito un ammodernamento delle linee guida della scuola che ha portato con sé il cambiamento delle denominazioni dei vari ordini. Quindi, anche se nell’uso comune sentirete spesso parlare di elementari, sappiate che vostro figlio/a ha appena iniziato il ciclo della scuola primaria, che durerà 5 anni.
2. Quando inizia e quando finisce? La scuola primaria inizia generalmente la seconda/terza settimana di Settembre e finisce la prima settimana di Giugno. Le date variano da Regione a Regione e spesso anche da Istituto ad Istituto, quelle esatte verranno comunicate sui siti ufficiali delle scuole, così come le chiusure speciali (ponti) e le vacanze ministeriali (Natale, Pasqua, altre festività). Rispetto alla scuola dell’infanzia la scuola primaria dunque dura circa un mese in meno, ciò vuol dire che per i genitori lavoratori inizierà anche la ricerca dei centri estivi a fine anno. Ma questo lo affronteremo a tempo debito.
3. Le maestre e le materie: la scuola primaria italiana è popolata da più del 90% di insegnanti donne, pertanto è molto probabile che vostro figlio/a abbia una o più maestre. Generalmente il corpo docenti è formato da un insegnante prevalente, di Italiano, Storia, Geografia, più la maestra di Matematica, l’insegnante di Inglese, Scienze, Arte e Immagine, quello di Educazione motoria, Religione cattolica (o attività alternative) Educazione Musicale e Tecnologia ed Informatica.
Cosa impareranno? Prima di tutto a stare attenti e seduti tante ore di fila, poi svilupperanno una serie di competenze come leggere e scrivere prima in “STAMPATO MAIUSCOLO” poi in “stampato minuscolo” e poi in corsivo (quest’ultimo potrebbero iniziarlo anche in seconda elementare). Tante regole grammaticali (le doppie, a con e senza l’H, e con e senza accento, “che chi H sì, ca, cu, co H no”, e così via). Gli insiemi, i calcoli, l’addizione e la sottrazione principalmente, e risolvere i primi problemini. I primi fondamenti delle dimensioni spazio-temporali per Geografia e storia. E poi spazio alla loro creatività con arte e immagine, musica e alla curiosità con tecnologia (coding) e svago con lo sport.
4. I colloqui: se alla scuola dell’infanzia (ex materna) eravate abituati ad avere un confronto giornaliero con le maestre, con toni amichevoli, alla scuola primaria si inizia ad avere un rapporto molto più formale. Lascerete vostro figlio all’entrata dell’istituto e non in classe, cercando di trattenere le lacrime i primi giorni (e spingendolo poi gli ultimi giorni di scuola). I colloqui saranno programmati durante l’anno scolastico (circa 2 o tre a quadrimestre), saranno molto formali sull’andamento dei bambini a scuola, vi sentirete un po’ sotto esame anche voi (qualunque sia il verdetto), e dovrete imparare ad incassare il giudizio con educazione ed umiltà. Si ha anche la possibilità di fare degli incontri individuali durante l’anno nei giorni messi a disposizione dagli insegnanti ma previo appuntamento. E’ importante ricordarlo soprattutto se durante l’anno si ravvisano degli atteggiamenti “strani” dei propri figli. Meglio chiedere subito un confronto con un insegnante, magari si tratta di piccole accortezze da prendere per riportare subito il sereno.
5. L’orario d’entrata: può subire variazioni da istituto ad istituto, ma in genere l’entrata a scuola primaria viene fissata tra le 8:00 e le 8:30, ed è rigida. Appena suona la campana i nostri figli devono essere pronti lì fuori ad entrare. Ammessi pochi minuti di ritardo, superato un certo orario ci vuole un permesso autorizzato dalla segreteria per accedere. Quindi dimentichiamoci di fare un po’ come ci pare, soprattutto se eravamo abituati a portare i nostri figli all’Infanzia entro le 9:00 ricordiamoci di mettere la sveglia ½ ora o 1 ora prima per permettergli di essere svegli e presenti all’entrata a scuola.
6. L’orario di uscita: qui dipende dal modulo di ore scelto durante l’iscrizione. In generale l’uscita dalla scuola primaria è intorno alle 13:00 – 13.30. Per il tempo pieno l’uscita è tra le 16:00 e le 16:30. I bambini vengono affidati dalle maestre personalmente ai genitori o a chi è autorizzato al ritiro tramite foglio di delega (è utile delegare anche dei genitori di altri compagnetti che in caso di necessità si trovano già nel posto giusto al momento giusto).
7. I libri: a ciascun genitore verrà consegnato l’elenco dei libri di testo da prendere presso una cartolibreria convenzionata che ritirerà poi le cedole librarie, consegnate dal Miur alla scuola e dalla scuola ai genitori, a totale copertura del costo dei libri. Parliamo sempre di scuola pubblica, per le private bisogna informarsi.
8. Il materiale didattico: all’inizio della scuola verrà fornito un elenco del materiale richiesto per ogni bambino. E’ difficile generalizzare poiché le richieste cambiano di scuola in scuola e spesso di classe in classe. Di norma verrà richiesto un astuccio ben fornito con colori a matita e a spirito, delle matite, gomme, temperini, colla, forbici senza punta, bicchiere e tovaglietta, quaderni a quadrettoni 10mm, copertine colorate per proteggere i quaderni. Sarà inoltre richiesto di etichettare tutto il materiale con il nome del proprio figlio. L’etichettatura viene fatta per permettere al bambino di riconoscere velocemente il proprio materiale ed avere sempre il kit completo.
Durante l’anno vedrete comunque scomparire gomme da cancellare, temperini etc. Evitate di accusare qualche bambino di “rubare” il materiale, i bambini spesso se li scambiano o se li regalano per gioco, lasciamo a loro questa piccola autonomia se rientra nella normalità. Altra cosa è se ci accorgiamo di atteggiamenti di discriminazione o ancor più di bullismo (qui consigliamo di parlare immediatamente con gli insegnanti per attenzionare la situazione).
9. Il fondo cassa e la rappresentante di classe: le scuole pubbliche purtroppo non hanno molti fondi a disposizione, e quelli che hanno cercano di gestirli tra l’acquisto di forniture di materiali di alto consumo, manutenzione ordinaria e progetti o esperienze didattiche per i bambini. Pertanto capiterà spesso che i genitori uniscano le forze per raccogliere un fondo cassa a supporto di materiali per la classe. Il gravoso compito di raccogliere, gestire e rendicontare qui viene spesso demandato al genitore Rappresentante di classe, aiutato da qualche altro genitore volenteroso. Chiaro sia che questi genitori “virtuosi” non terranno un centesimo per loro, anzi di solito ce ne rimetteranno, dovranno rincorrere le varie quote e avere l’onere di acquistare e rendicontare alla classe, quindi la preghiera per ciascun genitore è di essere collaborativo e puntuale per il bene della classe di cui fa parte anche il proprio figlio.
10. I compiti: quest’anno i nostri bimbi dovranno affrontare i compiti a casa, giornalieri se frequentano fino alle 13, generalmente solo il weekend se frequentano il tempo pieno. I bambini in generale non amano molto fare i compiti, anche i più bravi, il consiglio è di organizzare il momento in modo meno stressante possibile, affiancarli ma non sostituirci a loro, anche se non faranno tutto in modo perfetto all’inizio, impareranno a farlo con il tempo e dai loro sbagli. E’ utile anche mettere una ricompensa alla fine dello studio: un cartone animato preferito da guardare, un gioco fatto insieme, una passeggiata etc, niente di materiale, ma un momento di svago dopo “la fatica” 😉
11. Le comunicazioni: da qualche anno ogni scuola ha l’obbligo di tenere un sito internet il più possibile aggiornato con le informazioni di interesse generale, gli avvisi, scioperi, circolari ministeriali, orari di segreteria e contatti. Pertanto consigliamo ai genitori di dare periodicamente uno sguardo a questi siti di riferimento dove sono inseriti anche i POF (piani di offerta formativa) e i PON (Programmi Operativi Nazionali). Alcune scuole più innovative possono anche decidere di adottare degli strumenti per arrivare direttamente ai genitori tramite delle notifiche che arrivano sugli smartphone dei genitori. Questo rappresenta un modo molto moderno e funzionale per diramare le informazioni velocemente ed economicamente (se fai parte di una scuola richiedi info a info@oraxapp.it ). Altre scuole più tradizionali utilizzano il diario o dei quadernini chiamati “degli avvisi” sui quali vengono spillate le comunicazioni sottoforma di “pizzini”. I bambini hanno il compito di portarli a casa e riportarli a scuola con la firma dei genitori per presa visione. C’è solo il rischio che i bambini e i genitori presi dalle faccende del quotidiano si perdano degli avvisi.
12. Le chat di classe: ormai molto utilizzate nelle classi sono le app di chat (la più quotata whatsapp) per mettersi in relazione con gli altri genitori in modo immediato. Ma seppur facilitano il passaggio real time delle informazioni, diventano spesso dei contenitori di polemiche, richieste (i compiti ogni giorno), saluti reiterati, auguri etc, generando una quantità infinita di notifiche e dove le informazioni sono sempre più difficili da rintracciare nella cronologia. Non considerando che i genitori per comodità vengono registrati come “mamma di…” o “papà di…”, e pertanto è facile che quando ci si incontri ci si chiami proprio così e non per nome. Anche per questo esiste un’alternativa che assolve però allo stesso fondamentale bisogno: rimanere aggiornati sulla vita scolastica dei propri figli. E’ l’App di classe ORA X, scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play, che organizza le informazioni in bacheche dedicate: Avvisi, compiti, mensa, News, facilmente consultabili in qualsiasi momento, senza dover disturbare a qualunque ora gli altri genitori. L’app è gestita dal rappresentante di classe e da qualche genitore più smart, che inseriscono le informazioni che arrivano sotto forma di notifiche push agli altri genitori della classe (entrati tramite invito e codice classe). Inoltre è possibile vedere i nomi dei genitori dei compagnetti, restituendo un’identità a ciascuna persona, e chiedere un passaggio da o per scuola in caso di necessità, ricevendo al contempo delle ricompense. Un’app molto utile pensata da genitori. Cliccate qui per approfondire.
Ci sarebbe da scrivere molto altro sul primo anno di scuola primaria, questi sono secondo noi i punti principali di cambiamento rispetto alla scuola dell’infanzia. Il nostro consiglio è di affrontare tutto con la massima serenità, cercare il confronto, evitare gli attacchi non giustificati alle maestre ma assumere il proprio ruolo in un clima di collaborazione, per il bene dei nostri figli. Intanto un grande in bocca al lupo e se avete altri dubbi scriveteci nei commenti!
By Valentina
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