Con la fine di Ottobre termina non solo l’importantissimo mese della prevenzione, ma anche un appuntamento fondamentale per la scuola: la formazione degli “Organi collegiali”. Che per noi comuni genitori si traduce nell’elezione dei rappresentanti di classe. Ogni anno, infatti, fino al 31 Ottobre è possibile indire le fatidiche riunioni: da quel momento ai fortunati prescelti vengono consegnati superpoteri e maschere e mantelli da super eroi! O quasi…
Cosa significa fare il rappresentante di classe al giorno d’oggi?
Se in tempi passati fare il rappresentante di classe significava sostanzialmente occuparsi della scelta del regalo alle maestre alla fine dell’anno, oggi, grazie all’uso massivo delle tecnologie, il rappresentante di classe è un vero e proprio punto di riferimento per i genitori che trovano in lui (che il 90% delle volte è una lei) la risposta pronta ad ogni dubbio sorto sulla vita scolastica dei propri figli. A qualsiasi ora e qualsiasi giorno, feriale o festivo.
E’ vero che per fare il Rappresentante di classe (alla scuola dell’infanzia e alla primaria principalmente) è richiesto solo il requisito di avere un figlio iscritto in tale scuola e classe, ma in realtà oggi come oggi, dove tutti siamo più esigenti e veloci, essere Rappresentante di classe presuppone determinati requisiti che non tutti hanno.
Quali caratteristiche sono necessarie per un rappresentante di classe?
1. AVERE DIMESTICHEZZA CON I NUMERI E LE COLLETTE
Anche se nei regolamenti degli Istituiti si specifica che il rappresentante di classe NON è tenuto a fare collette e gestire il fondo cassa, di fatto la prima funzione che invece si ritrova a svolgere da subito è proprio quella di raccogliere i soldi: fondo cassa, assicurazione, libri aggiuntivi, compleanni, gite scolastiche, regali etc. Stimiamo che tra le mani di un rappresentante di classe passino circa 2000-3000 euro l’anno che devono essere sapientemente raccolti e prontamente rendicontati al gruppo classe.
E’ per questo che in molte parodie la rappresentante di classe viene vista come “la strozzina” e quindi evitata dai genitori ritardatari. Ricordiamo, invece, che il rappresentante di classe non percepisce alcuno stipendio o rimborso per il tempo speso a favore della classe, anzi si sovraccarica di compiti e di responsabilità (se perde il denaro raccolto o gli viene rubato, sarà lei/lui a doverlo eventualmente risarcire), e spesso ci rimette dei soldi.
Non esiste un conto dedicato al rappresentante di classe, ma esistono delle carte prepagate personali dove il rappresentante può far confluire gli importi di volta in volta raccolti e dal quale poter effettuare le spese.
N.B. Fondamentali comunque rimangono una “bustina raccogli soldi” (per i contanti), l’elenco dei bambini della classe e la penna per spuntare i nomi da tenere sempre a portata di mano. Capiterà, infatti, che durante il momento dell‘uscita dei bambini da scuola il rappresentante sarà circondato da genitori con banconote svolazzanti e che diranno al volo il nome del bambino mentre sono già diretti verso la macchina.
2. AMPLIARE LE DOTI RELAZIONALI E COMUNICATIVE
Nel sistema scuola purtroppo la comunicazione non è ancora fluida e capita appunto che la prima persona di riferimento per tutti i genitori sia il rappresentante di classe, soprattutto per chi non ha tempo di intrattenersi all’entrata e all’uscita della scuola per confrontarsi con gli insegnanti o le altre mamme e rimanere aggiornato sulla vita scolastica dei propri figli.
Gli insegnanti comunicano al rappresentante di classe gli avvisi da condividere poi con tutti genitori. Per questo a lui/ lei si chiede di intrattenere rapporti di comunicazione con ogni genitore, e questo lo si può fare sia vis à vis, sia tramite email, chat o app di classe.
Pertanto, è fondamentale avere una buona educazione e pazienza per rapportarsi con tutti, senza però farsi subissare da richieste come può avvenire sul gruppo scuola whatsapp.
Organizzare incontri di classe, una merenda al parco, una pizza in prossimità delle feste, è un modo carino, anche se impegnativo, per conoscere tutta la classe e fare amicizia con i genitori. Ma nel quotidiano si potrà essere in contatto con tutti sfruttando la tecnologia.
3. PROPORRE INIZIATIVE E ORGANIZZARE EVENTI
La scuola è il posto in cui i nostri figli passano dalle 5 alle 8 ore al giorno e, per diversificarla da un babyparking agli occhi di un genitore, va resa accattivante e attiva.
Non è facile coinvolgere tutti i genitori nelle varie iniziative che si possono proporre durante l’anno; in ogni classe si riuniscono circa 20-25 famiglie con esigenze diverse e background socio-economici e culturali differenti. L’unico elemento in comune tra tutte è il fatto di avere i figli nella stessa classe. Pertanto ameranno iniziative volte a migliorare le condizioni in cui stanno i bambini: per lo più abbellimento degli spazi interni o esterni alla scuola, proposte su progetti o uscite didattiche, e parteciperanno volentieri a recite, laboratori, che vedano il coinvolgimento dei propri bambini in qualche attività “artistica”.
Saranno ben apprezzate anche occasioni di incontro di classe per festività (Halloween, Natale, Carnevale, etc) e la partecipazione sarà assicurata se non richiederà troppo impegno.
PLUS: esistono in ogni classe genitori con doti organizzative e spirito d’iniziativa, delle vere e proprie risorse per la classe. Al rappresentante sta la lungimiranza di saperle individuare e coinvolgere nell’organizzazione e anche gratificare per la loro collaborazione nei confronti della classe.
Qualunque sia il pretesto, è importante creare delle occasioni di incontro e di scambio evitando di far prevalere la “comoda indifferenza”. I bambini sono spugne e il gruppo classe si crea tra i banchi solo se alle spalle c’è armonia tra gli adulti.
4. TUTELARE LA PRIVACY DEGLI ALTRI E NON AVERE SPIRITO DI PROTAGONISMO
Per un genitore assumere il ruolo di rappresentante di classe significa anche ampliare notevolmente il proprio giro di amicizie (e anche di inimicizie), ed essere inevitabilmente coinvolto in argomenti, e situazioni di carattere privato da uno o più genitori con i quali si sarà più in confidenza. Il ruolo deve restare da super partes; ciò di cui si verrà a conoscenza, se non rappresenta un pericolo per la classe, dovrà essere trattato in modo privato e non condiviso con altre persone. Questa è una regola da seguire in qualunque gruppo, ma ancor più in quello di classe, dove si viene in contatto con tante realtà familiari diverse.
Il bravo rappresentante deve riuscire a diventare un leader riconosciuto e non imposto. Deve essere sempre pronto a fare un passo indietro e pensare al benessere collettivo e non individuale, con spirito di servizio e non di protagonismo.
5. INTERESSARSI IN PRIMA PERSONA ALLA VITA DELLA SCUOLA, ESSERE PRESENTE ALLE RIUNIONI, COLLABORARE CON GLI INSEGNANTI, COLLOQUIARE CON LA DIRIGENZA SCOLASTICA, INTERAGIRE CON GLI ALTRI RAPPRESENTANTI
Esistono delle occasioni in cui il rappresentante di classe è tenuto a partecipare (a seconda poi che si tratti di scuola d’infanzia, primaria o secondaria), e sono le riunioni scuola-famiglia alla presenza di tutti i genitori della classe e degli insegnanti, e i consigli di classe o interclasse (primarie) che sono delle riunioni alle quali partecipano tutti i rappresentanti di classe (di solito raggruppati per anno scolastico e quindi tutte le prime, tutte le seconde, tutte le terze etc) e tutti gli insegnanti.
Queste riunioni vengono svolte di norma 1 volta ogni 2 mesi, se non diversamente specificato nel regolamento di istituto, e gli argomenti trattati, di solito riguardano:
• esaminare ed approvare la programmazione didattica elaborata dal team di docenti, formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione;
• agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra genitori e docenti;
• esprimere parere sull’adozione dei libri di testo, esprimere parere sul programma di sperimentazione metodologico-didattico proposto dai docenti;
• verificare, in media ogni due mesi, l’andamento complessivo dell’attività didattica in attuazione alla programmazione educativa d’Istituto.
Altri argomenti che possono essere trattati:
• il comportamento degli alunni e I’impegno nello studio e nell’attività didattica. Gli interessi, i problemi, le difficoltà degli alunni nella loro età;
• lo sviluppo della collaborazione fra compagni di classe e tra famiglie per risolvere piccoli problemi quotidiani, organizzazione di attività integrative e iniziative di sostegno;
• le condizioni ambientali in cui si svolge la vita scolastica: arredi, servizi, illuminazione, riscaldamento, attrezzature, sicurezza in generale, ecc.;
• l’organizzazione delle uscite didattiche e la collaborazione eventuale per la loro attuazione;
• adozione dei libri di testo e dei sussidi didattici in generale, organizzazione della biblioteca, di mostre, avvio di progetti educativi;
• i problemi legati alla refezione scolastica, ogni altra tematica inerente la vita della scuola, delle varie classi o anche di una sola classe;
• nei consigli a composizione mista NON possono essere trattati, casi singoli.
CONCLUSIONI
In questo articolo abbiamo cercato di racchiudere le principali funzioni di un rappresentante di classe. Per scoprire gli strumenti (tool) per svolgere al meglio questa funzione senza che tolga via troppo tempo ti invitiamo a sbloccare la Miniguida completa qui.
Siamo sicuri che si tratti di un lavoro impegnativo e a volte poco divertente ma abbiamo la certezza che chi deciderà di portare avanti questo ruolo lo farà con la consapevolezza di poter in prima persona tutelare e far valere i diritti dei propri figli e di tutta la classe, apportando valore aggiunto a questa avventura scolastica.
By Valentina
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