E’ vero che la gravidanza, quando non ci sono particolari problemi, ti fa sentire una supereroina, in grado di fare qualunque cosa. Però è anche vero che oltre che pensare alla nostra salute, dobbiamo creare un “ambiente” confortevole e sano anche al futuro nascituro, garantendogli i giusti nutrimenti ed evitando di metterlo in contatto con sostanze che possano alterare i valori e risultare dannose per il feto.
Anche se sembra banale, è meglio non dare per scontate certe regole e dunque ricordare quali sostanze, o farmaci evitare in gravidanza. Ecco le indicazioni dell’organizzazione mondiale della sanità…
Ci sono principalmente 3 sostanze che possono risultare dannose in gravidanza.
1- FUMO
E’ dannoso per la salute del feto e del neonato.
Danneggia la placenta che è l’organo che garantisce il nutrimento e la crescita del feto.
Possibili conseguenze causate dal fumo:
- Aborto spontaneo
- Riduzione della crescita del feto
- Malformazioni (es. labio-palatoschisi)
- Morte in culla del neonato
- Malattie respiratorie del bambino
L’effetto dipende dalla quantità: più sigarette si fumano più elevato è il rischio.
2-ALCOL
Ha importanti effetti negativi sulla gravidanza e sulla salute del bambino.
- Ad alte dosi, i danni fetali più frequenti sono:
- Aborto spontaneo
- Malformazioni
- Ritardo di crescita
- Ritardo mentale dopo la nascita
Raccomandazione: ad oggi non si conosce la «dose sicura» che possa venire assunta senza rischi. Per questo si consiglia di non assumere alcol.
3-SOSTANZE STUPEFACENTI
Hanno importanti effetti negativi sulla gravidanza e sulla salute del bambino.
I danni più frequenti sono:
- Aborto spontaneo
- Malformazioni fetali
- Parto pretermine
- Ridotta crescita fetale
- Crisi di astinenza del bambino alla nascita
- Rischio maggiore di morte in utero o in culla
- Alterazioni del comportamento e dell’apprendimento del bambino durante la crescita
Si raccomanda, inoltre, di non assumere droghe in fase preconcezionale e in gravidanza.
Oltre a queste 3 sostanze principali, in gravidanza bisogna prestare particolare attenzione all’uso dei farmaci.
Parlare dell’uso dei farmaci in gravidanza è molto difficile perché sono numerose le variabili in gioco: epoca di gravidanza, dose, via di assunzione, quantità realmente assorbita, concomitante uso di altri farmaci in associazione, durata dell’assunzione. L’altro fattore confondente è costituito dal fatto che la maggior parte degli effetti indotti dal farmaco sulla gravidanza è una estensione all’uomo di ciò che si è visto negli animali o, nella migliore delle ipotesi, è ciò che si è osservato in caso di assunzione inconsapevole nell’uomo. Ma anche in questo caso, che potremmo dire fortunato, vi è un’incognita perché spesso è matematicamente impossibile stabilire una relazione di causa ed effetto per cui l’associazione viene stabilita prevalentemente con un criterio probabilistico.
Infine va detto che per ogni farmaco che si assume va considerato sempre il rapporto rischio/beneficio nel senso che se la donna incinta ha il diabete deve prendere l’ipoglicemizzante, sarà il medico che, in rapporto al tipo di diabete, deciderà, per quella specifica persona, quale è il farmaco meno dannoso e più utile per la gravidanza.
In generale è bene utilizzare, a parità di efficacia terapeutica, farmaci in commercio da più lungo tempo rispetto a quelli più recenti, aggiustare la dose, in caso di terapie in atto e ridurre la durata dell’assunzione al minimo efficace. In particolare, nel I trimestre quando sono maggiori i processi di differenziazione e di organogenesi embrio-fetali, è bene assumere quanti meno medicinali è possibile e sempre previo consulto del medico. Per esempio, tutti ormai sanno che va assunto acido folico ma solo alla dose di 400 microgrammi al dì per ridurre il rischio di malformazioni del tubo neurale del feto, mentre può essere dannosa una dose maggiore o l’assunzione di vitamina A, specie nel I trimestre.
Quindi, quali, possono essere le regole generali da seguire nell’assumere un farmaco in gravidanza? Riassumiamoli!
- calcolare sempre il rapporto rischio/beneficio
- assumere farmaci solo se indicato dal medico
- no automedicazione
- terapia alla dose minima efficace e per un tempo limitato ma terapeuticamente efficace.
Se si assume un farmaco non sapendo di essere incinta, niente panico, perché la maggior parte delle volte non vi è alcuna azione deleteria sull’embrione/feto.
In Italia esiste una rete di Servizi di Informazione Teratologica a cui potersi rivolgere per ottenere informazioni specifiche sull’assunzione di farmaci in gravidanza e durante l’allattamento al seno.
Centro antiveleni – Bergamo | SOD Tossicologia Medica – Firenze | Telefono Rosso – Roma | Servizio di Informazione Teratologica – Padova | Filo Rosso ASM – Milano |
---|---|---|---|---|
Numero verde 800.88.33.00 | Tel. 055 794 6859 / 6731 / 6238 | Tel. 06 3050077 | Tel. 049 8213513 | Tel. 02 891 0207>/td> |
Alla prossima!
Dott.ssa Ostetrica Flavia Splendore
Fonti:
Maghella, Sartori, Catanzani – Q IAN Quaderno a schede per gli Incontri di Accompagnamento alla Nascita. Numeri primi Editore
http://www.epicentro.iss.it/temi/materno/pdf/LG_Cesareo_finaleL.pdf
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1436_allegato.pdf
(Se trovate utili i nostri articoli, mettete un like alla nostra pagina Facebook e ci farete felici!)
https://www.facebook.com/oraxapp/