Perché i bambini fanno i capricci e come gestirli

Febbraio 4, 2017 ORAX Lifestyle
capricci dei bambini mamma e figli

Ti è mai capitato di essere al supermercato, in fila alla cassa, e tuo figlio comincia ad urlare perché vuole le caramelle? O al mattino, quando hai i minuti contati per andare a lavoro tuo figlio comincia a protestare perché non vuole vestirsi? O ancora comincia a fare i capricci perché non vuole andare via dal parco giochi?
Sono solo alcuni episodi che ci fanno capire la varietà delle situazioni stressanti a cui i bambini possono sottoporci. E allora come agire? Come evitare che ciò accada e come gestire il capriccio “esploso”?

 

capricci dei bambini mamma e figli

 

Identificare il capriccio

osservare con lente d'ingrandimento- capricci bambiniInnanzitutto osserviamo il comportamento di nostro figlio e cerchiamo di capire quali sono gli episodi che lo fanno esplodere. I capricci fanno parte della normale crescita dei bambini. I nostri figli hanno il diritto di arrabbiarsi, come noi grandi, dobbiamo solo aiutarli a gestire la loro rabbia. A seconda dell’età ci possono essere capricci più o meno gestibili, sta a noi cercare di “domarli” nel modo più adeguato possibile.
Vediamo insieme alcune cause dei capricci.

I bambini fanno i capricci
1. quando sono stanchi;
2.perché i genitori non lasciano loro la libertà di fare quello che vogliono;
3. perché, soprattutto quando sono piccoli, non sanno ancora bene gestire le proprie emozioni;
4. perché provano un disagio o vivono una tensione a scuola o a casa o con gli amici;
5.perchè vogliono affermare il loro io;
5.perchè semplicemente vogliono più attenzioni.

Una volta studiato il comportamento di nostro figlio sarà più facile agire!

 

Prevenire

La miglior arma è sicuramente la prevenzione. Bisogna prevenire il capriccio evitando tutte quelle situazioni che potrebbero portare il tuo bimbo al punto di esplosione.
Se sappiamo, per esempio, che a nostro figlio danno fastidio troppi stimoli o che dopo pranzo ha bisogno del suo pisolino, evitiamo di portarlo ad una festa molto caotica e per lo più alle 14!
Se sono le 19 e vogliamo che nostro figlio non mangi caramelle prima di cena, evitiamo di entrare in un negozio di dolciumi e caramelle! E se, per qualsiasi motivo, il capriccio è in atto? Cosa fare? Come gestirlo?

 

7  metodi per gestire il capriccio

idee per gestire capriccioLa prima cosa da fare quando nostro figlio è nel pieno di un capriccio è sicuramente non perdere il controllo, non urlare e farsi vedere padrona della situazione.
Fai un bel respiro, ricorda a tuo figlio la regola (che avrai stabilito precedentemente) e applica uno dei metodi suggeriti di seguito. Con i miei figli funzionano…

 

 

1-Se il bimbo è piccolo (fino a 3 anni) non filosofeggiare troppo sulla causa del capriccio. Cerca di spiegargli l’accaduto con poche parole semplici. Se il bimbo non ascolta e continua con il suo comportamento, meglio ignorarlo e aspettare che la rabbia passi da sola.

2-Usa il metodo del time-out. Con voce calma e autorevole ricorda la regola al bimbo, fagli notare che il suo comportamento non è stato corretto e poi mettilo su una sedia in un angolo della casa a riflettere su ciò che ha fatto. Il bambino non dovrà alzarsi dalla sedia finchè tu non tornerai da lui. Sarai tu a decidere quanto tempo dura questo allontanamento. I minuti potrebbero cresce con l’età del bambino, considerando che per i bimbi piccoli anche 2 minuti sembrano un’eternità.
Per far sì che il metodo funzioni, la sedia deve essere sempre la stessa e deve essere posizionata sempre nello stesso posto. Inoltre, devi far notare a tuo figlio che è stato il suo comportamento ad essere sbagliato, non lui.
L’attenzione va posta sull’azione sbagliata, non sul soggetto. Deve capire che tu gli vorrai sempre bene.

3-Se il capriccio è generato dalla stanchezza, abbassa le luci, coccolalo, dagli il ciuccio (se lo prende ancora) o un pò di latte (se è sua abitudine) e lascia che in braccio a te si rilassi piano piano. Devi creare l’ambiente propiziatorio per il sonno.

4-Se non vuole vestirsi, interrompi l’azione. Vai in un’altra stanza e digli che tornerai solo quando vorrà vestirsi. Evita di rincorrerlo in tutte le stanze della casa.

5-Se vuole mettere una maglia diversa da quella che volevi tu (a me capita spesso ultimamente), ti sta chiedendo semplicemente di affermare il proprio io. Anziché imporgli la tua scelta, mettilo di fronte ad un’alternativa. Prendi 2 magliette diverse e fai scegliere a lui. Così sentirà di avere il controllo della situazione e sarà contento di “sentirsi grande”.

6-Usa il metodo della scatola contieni emozioni. Prendi una scatolina e dì a tuo figlio di racchiudere la sua emozione (rabbia, tristezza, frustrazione) nella scatola così la rabbia sparirà e lui potrà sentirsi di nuovo sereno. Questo metodo può essere usato per distrarre il bambino e allontanarlo dall’evento/elemento scatenante.

7- Crea l’angolo dello sfogo. Questo metodo funziona per i bambini un po’ più grandicelli. Crea un angolino in casa dove tuo figlio possa sfogarsi liberamente prendendo a cazzotti un sacco di gomma, o emettendo un grande urlo liberatorio o sbattendo i pugni per terra. Ogni bambino ha il suo metodo per sfogarsi.
Fagli capire, però, che dopo questo sfogo tutto sarà finito e la rabbia volerà via. Puoi anche unirti a lui in questa simpatica esperienza così lui capirà che, pur disapprovando il suo comportamento, tu sei lì per aiutarlo.

Qualsiasi metodo applicherai evidenzia a tuo figlio qual è il suo stato d’animo in quel momento (es. capisco che ora ti senti frustrato, ma questo comportamento non va bene; vedo che sei triste perché non puoi avere quel giocattolo, ma….) e non sminuire mai il suo comportamento (es. è sciocco arrabbiarsi, non prendertela per così poco, …).

Io ti ho dato alcuni spunti. Ogni metodo può essere più o meno efficace a seconda della situazione e dell’età del bambino. Provali e fammi sapere quale metodo trovi più efficace per tuo figlio!

 

By Maika

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Ciao. Siamo Maika Messalli, docente specializzata sul sostegno didattico alla scuola secondaria di II grado, e Valentina Passaniti sociologa della comunicazione iscritta all'A.S.I. (Associazione Sociologi Italiani) e docente di Tecniche della comunicazione multimediale. Con un background consolidato nel campo dell'educazione speciale e della comunicazione, abbiamo unito le nostre competenze per creare un corso che aiuti gli insegnanti di sostegno a semplificare il lavoro burocratico grazie all'Intelligenza Artificiale.Wside srl è una società tutta al femminile che dal 2016 opera con l'obiettivo di sviluppare soluzioni innovative come applicazioni mobile, video digital, webinar, sfruttando tecnologie come l'Intelligenza Artificiale per supportare insegnanti e professionisti della formazione nel loro lavoro. Wside srl è vincitrice del Premio Innovazione Sostantivo femminile del 2016 e Premio idea innovativa nel 2019.

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