Sonno del bambino: piccoli accorgimenti per una nanna sicura

bimbo in culla pancia in giù
Eccoci al nostro secondo appuntamento per parlare di prevenzione degli incidenti in età pediatrica.

La scorsa settimana abbiamo visto quali potevano essere i piccoli accorgimenti da utilizzare per rendere l’ambiente domestico “a prova di bambino”, oggi vediamo come rendere sicura la nanna dei vostri bimbi.


Perché è importante fare attenzione anche al modo in cui facciamo dormire i nostri bimbi?

Per prevenire quanto più possibile la morte improvvisa del lattante che colpisce maggiormente i bambini tra un mese e un anno di età.

In molti casi è possibile capire la causa, in altri, invece, non se ne ritrova una convincente e si parla così di Sudden Infant Death Syndrome (SIDS).

È possibile che la causa della SIDS possa essere dovuta ad un funzionamento non ancora adeguato del sistema nervoso che, in particolari situazioni e soggetti, non regola correttamente il sistema cardiorespiratorio.

Varie ricerche e studi nel corso degli anni hanno individuato una serie di fattori di rischio che possono influire sul verificarsi di una morte improvvisa e inattesa del lattante; perciò sono state create delle strategie preventive che possono ridurre del 50% questi eventi tragici (oggi circa 300 all’anno). Vediamo di seguito quali sono queste misure preventive.

La posizione

L’unica posizione indicata per il sonno dei bambini nel primo anno di vita è quella supina, cioè a pancia in su, senza alcuna eccezione (anche, per esempio, nei casi di reflusso).

bimbo in culla pancia in giù

Infatti il dormire a pancia in su favorisce:

  • una maggiore reattività attraverso i microrisvegli;
  • una maggiore apertura delle vie aeree, riducendone il collasso;
  • il mantenimento della corretta temperatura corporea;
  • il corretto funzionamento dei fondamentali riflessi di protezione delle vie aeree;
  • una situazione anatomica ottimale, in cui le vie aeree sono sopra a quelle digestive prevenendo il passaggio dei liquidi dallo stomaco ai polmoni e proteggendole dal rischio di aspirazione;
  • la corretta irrorazione sanguigna al cervello;
  • la possibilità per il neonato di respirare aria fresca, evitando il fenomeno del rebreathing (cioè il respirare l’aria appena espirata, ricca di anidride carbonica).

Il letto

Per garantire uno standard di sicurezza bisognerebbe avere:

  • un lettino in superficie rigida;
  • un materassino semirigido di dimensioni tali che non consenta la presenza di spazi vuoti tra lo stesso materasso e le sponde del lettino;
  • un lenzuolo semplice e al massimo una copertina con angoli ben stesi e ben fissati al fondo del letto.
    • Il letto deve essere preparato pensando che il neonato possa toccare con i piedi il fondo del letto, per evitare che possa scivolare sotto le coperte. Per lo stesso motivo la posizione del letto deve essere orizzontale: il bambino potrebbe scivolare verso il basso aumentando la possibilità di soffocamento.
    • Una valida e pratica alternativa a lenzuolo e coperte è il sacco-nanna, con il neonato che mantiene all’esterno braccia e testa;
  • niente cuscini: non permettono il corretto allineamento della testa con il resto del corpo, possono ridurre la pervietà delle vie aeree e, se sono morbidi, possono aumentare il rischio di soffocamento;
  • niente paracolpi: soprattutto quando il neonato impara a rotolare, perché aumentano il rischio di soffocamento;
  • nient’altro nel letto: peluche, trapunte, piumoni, bavaglini, fili e cavi, comprese cordicelle o catenelle per il ciuccio: sono tutti oggetti che potenzialmente aumentano il rischio di soffocamento;
  • sponde del lettino con barre distanziate tra loro non più di 6 cm.

Inoltre, è importante sapere che dispositivi come seggiolini per auto, passeggini, altalene, ovetti e imbracature infantili portano a posture sfavorevoli e possono influire negativamente sulla funzionalità cardiorespiratoria e quindi non sono idonei a garantire un sonno sicuro.
La miglior opzione per il trasporto in auto del neonato nei primi 4 mesi è la navetta fissata con cinghie omologate.

E ricordate: il neonato non va sistemato su divani o poltrone, né da sveglio né quando dorme, né da solo né in compagnia di altre persone che potrebbero inavvertitamente addormentarsi e soffocarlo accidentalmente.

L'ambiente

Nei primi mesi di vita il neonato dovrebbe dormire nella stessa camera dei genitori, in modo che possa essere stimolato dagli stessi suoni che ha sentito durante la gravidanza.

L’ambiente però deve essere mantenuto idoneo:

  • niente fumatori durante la gravidanza e in presenza del neonato. Inoltre dopo aver fumato è indispensabile cambiarsi gli abiti e lavarsi prima di toccare il bambino. Infatti il fumo, dopo la posizione scorretta nel sonno, è diventato il principale fattore di rischio per la SIDS.  Potreste anche cogliere al balzo questa opportunità per smettere definitivamente di fumare;
  • nelle stagioni fredde non bisogna riscaldare l’ambiente oltre i 21 gradi per evitare un brusco impatto termico (per l’innalzamento della temperatura) ed un microclima inadatto;
  • il neonato è a maggior agio in un ambiente fresco. E’controindicato coprirlo eccessivamente soprattutto in caso di febbre; nessun problema invece nel tenerlo in un ambiente naturalmente riscaldato da sole estivo.

 

L'allattamento

L’allattamento esclusivo al seno rappresenta un validissimo fattore di protezione nei confronti della morte improvvisa del lattante.
A questo proposito l’allattamento a richiesta ed il contatto diretto materno sono importantissimi per l’avvio ottimale ed il mantenimento dell’allattamento.

donna che allatta

Il ciuccio

Alcuni studi riportano che un ciuccio idoneo potrebbe contribuire a proteggere il lattante durante il sonno, favorendone la reattività ma è importantissimo ricordare che: nell’allattato al seno, il ciuccio non dovrebbe essere mai proposto o almeno fino a che l’allattamento stesso non sia perfettamente avviato e confermato, quindi almeno dopo il primo mese e solo se il lattante mostri chiaramente di gradirlo. Inoltre è buona norma evitare di immergere il ciuccio in sostanze dolci.

 

Spero di esservi stata utile, alla prossima settimana e… buone ninne!

bimbo con ciuccio

Dott.ssa Ostetrica Flavia Splendore

 

 

 

Fonti: Ministero della salute; Riccardo Ristori, Bimbi Sicuri – come prevenire gli incidenti in età pediatrica, Salvamento Academy

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Dott.ssa Flavia Splendore
Dott.ssa Flavia Splendore
Ciao! Io sono Flavia, ostetrica libera professionista di Roma. Amo il mio lavoro perché mi permette di aumentare le competenze innate delle donne durante qualsiasi fase della loro vita: partendo dal percorso nascita e affrontando tematiche relative all’adolescenza, all’età fertile e alla menopausa.

2 Comments

  • daiana bezzini

    Gentilissima dott.ssa Splendore. Mio figlio ha quasi 8 mesi. Fino ai 6 mesi ha dormito in una culla attaccata al mio letto. Poi, a causa di un raffreddore durante il quale il bimbo richiedeva di essere allattato più volte durante la notte, ho iniziato per qualche giorno a metterlo nel mio letto per alcune ore, e da allora non lo ha più lasciato. Provo a metterlo nel suo lettino, ma si sveglia e piange, e smette solo se lo metto a dormire con me e lo attacco al seno. Ha qualche consiglio da darmi? La ringrazio

    • ORAX
      Dott.ssa Flavia Splendore

      Cara Daiana,
      le evidenze scientifiche negano l’esistenza di problemi di tipo psicologico o fisico (es.disturbi del sonno) nei bambini che dormono nel lettone o nella stanza dei genitori.
      La cosa importante è che la scelta dei genitori sia libera, non condizionata e condivisa all’interno della coppia. Un luogo comune è che i bambini per acquisire autonomia debbano provare l’esperienza del distacco; tutto ciò non è stato provato scientificamente. Dormire insieme o accanto ai bambini non mina anzi favorisce l’autonomia.
      Non pensi che se ora suo figlio dorme con lei non uscirà mai più dalla stanza dei genitori. Quando sarà in grado di dormire tutta la notte, non avrà problemi a farlo da un’altra parte. Sono dinamiche graduali ma intuitive ed automatiche. È solo questione di tempo 🙂

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