Ripensare al tempo passato, a quando eravate piccoli, alle espressioni buffe impresse sui vostri volti, ai momenti di gioia e di pianto…non è sempre facile ricordare tutto.
Immagini nitide si intrecciano a memorie vaghe o sfocate. Il tempo passa inesorabilmente nella frenesia delle attività quotidiane e vi ritrovo cresciuti, con un volto diverso e un’espressione “da bambini”, non più neonati.
Passeggio nei giardinetti e scorgo una neomamma che, timida, allatta il suo bambino e una donna più avanti con un bel pancione tondo, il viso rilassato e la gioia nel volto. Penso a quello che aspetterà loro ma anche alle piacevoli sensazioni di sentire un piedino che scalcia dentro o di sentire le labbra del bimbo al seno.
Ricordo l’espressione compiaciuta dopo una poppata e poi l’abbandono tra le mie braccia per un sonnellino post-pranzo.
Ricordo quando sei salito sulla scala con aria furbetta, sollevando timidamente il piede per raggiungere il gradino successivo arrivando in cima, sfuggendo alla mia occhiata intimorita.
O quando sei entrato nella valigia, durante uno dei nostri viaggi in cui, molto stranamente, ti si era aperto lo stomaco e mangiavi pasta asciutta a colazione. Mai provato una gioia più grande nel vederti mangiare con appetito; una sensazione che le mamme di bimbi inappetenti possono capire…
A volte mi passano davanti dei flash che svaniscono dopo poco; vorrei bloccarli e metterli a fuoco e imprimerli nel mio ricordo per sempre perché man mano che crescete i ricordi si affievoliscono e quelli più lontani tendono a perdersi. Passo dal ricordo tuo a quello di tua sorella, al giorno in cui è salita sul tram per la prima volta, incuriosita, con il suo giubottino viola, in tinta con la sciarpa.
Allora riuscivo ancora a farle indossare quello che volevo….
Come evolvono le cose; la vostra crescita è così veloce che non dà il tempo di osservarla con calma assaporando ogni minimo cambiamento. Dalla prima parola “mamma” detta con indifferenza, non sapendo di suscitare un effetto sorpresa, alle frasi pronunciate con un intento specifico che mettono, talvolta, in difficoltà. A volte vorrei ritornare indietro e godere di alcuni momenti che sento di non aver vissuto a pieno. Bloccare il tempo e scattare una fotografia di quei momenti perché, come accade spesso, ci mettiamo in posa per tante occasioni ma i momenti più belli, quelli spontanei, quelli di gioia e tenerezza, non vengono quasi mai immortalati.
E allora come fare per mantenere vivo il ricordo? Per far vedere a voi come abbiamo vissuto e cosa abbiamo fatto insieme quando eravate piccoli?
Non resta che scattare foto e girare video che, seppure non sempre spontanei, rappresentano una porta verso il passato, un ricordo impresso su un supporto non effimero come la memoria.
E’ da questo desiderio di non dimenticare il passato e di lasciare anche a voi un ricordo per quando sarete grandi e, curiosi, chiederete “mamma, ma io cosa facevo quando ero piccolo?”, che ho deciso di immortalare tutti gli scatti più belli in un album dei ricordi. Ora sono al 4° album dalla vostra nascita e il lavoro continua.
Non è un lavoro complicato, ma richiede un po’ di tempo. Scattiamo quotidianamente tante foto riempendo la memoria del cellulare e poi quella del computer. Quante volte, però, ritorniamo a guardare le fotografie scattate anni prima? Solo la ricerca, a volte, può essere noiosa. Avere, invece, un album dei ricordi che rappresenta la storia della nostra vita rende più facile il racconto e crea un momento di condivisione familiare di alto valore.
Niente sarà più emozionante che aprire il cassetto e sfogliare insieme pagine ricche di storia, di attimi straordinari, di volti giovani e sorridenti e di teneri abbracci.
By Maika
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